Francesco
(venerdì 7 ottobre 2011)
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Affetto
NOBEL DELLA PACE
Nel giorno della Beata Vergine Maria del Rosario, una bella notizia che dà una grande valore alla saggezza, intelligenza, volontà e comunicabilità di molte donne (da Euronews):
Africa e Primavera Araba: Nobel Pace a tre donne
La Primavera araba, l’impegno contro la guerra e le pari opportunità in Africa: il premio Nobel per la Pace 2011 va a tre donne. Si tratta della presidente liberiana Ellen Johnson-Sirleaf, della connazionale pacifista Leymah Gbowee e del volto della rivolta yemenita, Tawakkul Karman, premiate per “la loro battaglia non violenta per la sicurezza delle donne e per il loro diritto a partecipare alla costruzione della pace”.
Grazie al premio Nobel il mondo “riscopre” la Liberia, ha detto la Sirleaf, prima donna presidente del continente africano in un Paese, la Liberia, devastato da 14 anni di guerra civile. Queste le sue parole quando fu intervistata dalla giornalista di euronews Lise Pedersen nel 2006: “Credo che le donne si sentano maggiormente rispettate grazie alla mia posizione. Nelle posizioni strategiche del governo abbiamo nominato della donne”.
Leymah Gbowee è una militante pacifista e nonviolenta che ha contribuito a mettere fine alla guerra civile in Liberia. Con “lo sciopero del sesso” costrinse il regime ad ammetterla al tavolo delle trattative per la pace: “È un riconoscimento per le donne che vivono lottando nei conflitti – spiega subito dopo aver appreso la notizia del riconoscimento – Per me questo premio rappresenta una dichiarazione forte. La condizione delle donne, il ruolo delle donne, il coinvolgimento delle donne, le loro esigenze e priorità non potranno più essere ignorati in questo mondo”.
‘‘Guardate all’Egitto, vinceremo’‘. Con questo slogan Tawakkol Karman ha guidato la rivolta in Yemen.
“Questo premio è la prova della vittoria della rivoluzione pacifica yemenita – ha detto la Karman – La nostra rivoluzione è riuscita a guadagnare l’ammirazione e il rispetto della comunità internazionale e spero che il mondo ci concederà il suo pieno appoggio”.
Dopo l’annuncio del Nobel era in piazza con gli oppositori del regime di Ali Abdallah Saleh. Ha dedicato il suo premio a tutti i militanti della primavera araba.
GRANDI DONNE CHE RESTERANNO NELLA STORIA.